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bloccaggio parziale e totale ponti tipo Floyd Rose e Licensed
non valido per:
Ibanez Edge-Pro
Ibanez Edge-Pro II
Ibanez Edge-Zero
Ibanez ZR
• bloccaggio parziale
(solo divebomb)
• bloccaggio totale
bloccaggio parziale (solo divebomb)
attrezzi e materiali
- legno o oggetti impilabili per formare spessore variabile
- sega a nastro o seghetto
- nastro telato o biadesivo
bloccare parzialmente un ponte tremolo significa impedirgli di basculare all'indietro, per alzare il pitch, lasciandolo comunque basculare in avanti, per abbassare il pitch. su un ponte tipo Fender Vintage o Fender American Standard basta settarlo "flat", ovvero premuto contro il top della chitarra, ma un tremolo tipo Floyd Rose con lo scasso richiede un lavoro più complesso, non difficile, comunque. bloccare parzialmente un ponte tremolo apporta qualche notevole vantaggio, e a parer mio nessuno svantaggio, a meno che uno abbia bisogno di alzare il pitch con la leva, à la Vai o Satriani. i vantaggi sono:
• cambio-corde facile e veloce, esattamente come su ponte
fisso
• detuning facili e veloci, esattamente come su ponte fisso
• in caso di rottura di una corda, le restanti rimangono accordate
• doppi bending (stile country) intonati
• tono e sustain leggermente aumentati
• totale reversibilità
io consiglio sempre di bloccare parzialmente un ponte tipo Floyd a chi non usa la leva in pull-up, a chi ha necessità sia di usare la leva in divebomb che di variare l'accordatura tra un pezzo e l'altro, e a chi possiede chitarre equipaggiate con ponti non di qualità. i ponti economici quasi mai funzionano come si vorrebbe (altrimenti non sarebbero economici). vediamo come bloccare parzialmente un ponte tipo Floyd Rose:
1
assicuriamoci che il ponte sia settato ad arte, quindi con la base perfettamente
parallela al top della chitarra. non è necessario che le corde siano
accordate o intonate, l'importante è che il ponte sia all'altezza giusta,
cioè quella che ci permette l'action èche preferiamo, e che sia
parallelo al top.
2
giriamo la chitarra a faccia in giù, assicurandoci che la coda del ponte
non poggi sul piano. se la chitarra poggia il suo peso sulla coda del Floyd,
questo si inclinerà all'indietro, perché è sospeso, e falserà
tutto il lavoro che stiamo per fare. per evitare ciò appoggiamo la chitarra
(precisamente la zona proprio dietro il ponte) su uno spessore abbastanza alto
da lasciare sospeso il ponte e non farlo entrare in contatto col piano, per
esempio un libro. ora apriamo il vano-molle e prendiamo qualcosa per misurare
lo spazio che corre tra il blocco delle molle e la parete interna del vano-molle,
dalla parte del manico, come da schema:
3
cerchiamo oggetti impilabili per formare uno spessore variabili (esempio: delle
monete), oppure, se possiamo, tagliamo un pezzetto di legno della misura dello
spazio da riempire (la misura "x" nello schema qui sopra), con un
seghetto o quello che abbiamo. poi infiliamo e controlliamo. stiamo abbondanti,
mal che vada sfileremo una moneta o daremo una limatina al legnetto.
4
una volta trovato lo spessore preciso, è il momento di trovare il punto
giusto dove infilarlo, o meglio, la giusta altezza. mi spiego: lo spessore deve
essere posizionato il più in basso possibile, il più vicino possibile
alle molle. se posizioniamo lo spessore troppo in alto, cioè subito sotto
piastra-base del ponte, andremo a creare una sorta di secondo punto di basculazione
del ponte, dando alle molle una leva facile per tirare il ponte indietro. questo
non solo compromette la stabilità e la funzionalità del ponte
(solo apparentemente) bloccato, ma se si rompe una corda sarà molto facile
alterare l'assetto del ponte e l'accordatura delle corde rimanenti, per non
parlare della difficoltà nel cambio-corde.
5
posizioniamo quindi lo spessore il più in basso possibile, ma in un punto
che non sia di intralcio all'azione delle molle. possiamo già attaccarlo
con biadesivo alla parete del vano, oppure con nastro adesivo direttamente al
blocco delle molle, facendo almeno un giro di nastro tutto intorno. accordiamo
e controlliamo che il ponte rimanga parallelo al top. se una volta accordate
le corde, il ponte dovesse rimanere con la coda rialzata diamo un bel giro in
senso orario a entrambe le viti della piastra delle molle. riaccordiamo e riproviamo.
ripetiamo fino a quando le corde sono accordate e il ponte è parallelo
al top. non è strettamente necessario che la piastra-base sia perfettamente
parallela al top (come invece nel caso in cui dovessimo settarlo per funzionare
in pull-up e divebomb), ma almeno andiamoci vicino. ovviamente assicuriamoci
che il ponte non si muova all'indietro nemmeno di un capello, deve essere come
un ponte fisso, anche se per metà corsa.
attrezzi e materiali
- legno
- sega a nastro o seghetto
- nastro telato o biadesivo
bloccare totalmente un ponte tremolo significa impedirgli di basculare sia in avanti che all'indietro. su un ponte tipo Fender Vintage o Fender American Standard basta settarlo "flat", ovvero premuto contro il top della chitarra, ma un tremolo tipo Floyd Rose con lo scasso richiede un lavoro più complesso, non difficile, comunque. bloccare parzialmente un ponte tremolo apporta qualche notevole vantaggio, e a parer mio nessuno svantaggio, a meno che uno abbia bisogno di alzare il pitch con la leva, à la Vai o Satriani. i vantaggi sono:
• cambio-corde facile e veloce, esattamente come su ponte
fisso
• detuning facili e veloci, esattamente come su ponte fisso
• in caso di rottura di una corda, le restanti rimangono accordate
• doppi bending (stile country) intonati
• tono e sustain leggermente aumentati
• totale reversibilità
io consiglio sempre di bloccare totalmente un ponte tipo Floyd a chi non usa la leva, a chi ha necessità di variare l'accordatura tra un pezzo e l'altro, o a chi possiede chitarre equipaggiate con ponti non di qualità. i ponti economici quasi mai funzionano come si vorrebbe (altrimenti non sarebbero economici). vediamo come bloccare totalmente un ponte tipo Floyd Rose:
1
assicuriamoci che il ponte sia settato ad arte, quindi con la base perfettamente
parallela al top della chitarra. non è necessario che le corde siano
accordate o intonate, l'importante è che il ponte sia all'altezza giusta,
cioè quella che ci permette l'action èche preferiamo, e che sia
parallelo al top.
2
giriamo la chitarra a faccia in giù, assicurandoci che la coda del ponte
non poggi sul piano. se la chitarra poggia il suo peso sulla coda del Floyd,
questo si inclinerà all'indietro, perché è sospeso, e falserà
tutto il lavoro che stiamo per fare. per evitare ciò appoggiamo la chitarra
(precisamente la zona proprio dietro il ponte) su uno spessore abbastanza alto
da lasciare sospeso il ponte e non farlo entrare in contatto col piano, per
esempio un libro. ora apriamo il vano-molle e prendiamo qualcosa per misurare
gli spazi che corrono tra il blocco delle molle e le pareti interne del vano-molle,
come da schema:
3
cerchiamo oggetti impilabili per formare uno spessore variabili (esempio: delle
monete), oppure, se possiamo, tagliamo due pezzetti di legno delle misure degli
spazi da riempire (le misure"x" e "y" nello schema qui sopra),
con un seghetto o quello che abbiamo. poi infiliamo e controlliamo. stiamo abbondanti,
mal che vada sfileremo una moneta o daremo una limatina al legnetto.
4
una volta trovato gli spessori precisi, è il momento di trovare il punto
giusto dove infilare quello dalla parte del manico, o meglio, la giusta altezza.
mi spiego: lo spessore deve essere posizionato il più in basso possibile,
il più vicino possibile alle molle. se posizioniamo lo spessore troppo
in alto, cioè subito sotto piastra-base del ponte, andremo a creare una
sorta di secondo punto di basculazione del ponte, dando alle molle una leva
facile per tirare il ponte indietro. questo non solo compromette la stabilità
e la funzionalità del ponte (solo apparentemente) bloccato, ma se si
rompe una corda sarà molto facile alterare l'assetto del ponte e l'accordatura
delle corde rimanenti, per non parlare della difficoltà nel cambio-corde.
tutto ciò vale anche se il ponte verrà bloccato totalmente.
5
posizioniamo ora l'altro spessore, non importa a quale altezza, e il gioco è
fatto. possiamo già attaccarli con biadesivo alle pareti del vano, oppure
con nastro adesivo direttamente al blocco delle molle, facendo almeno un giro
di nastro tutto intorno. accordiamo e controlliamo. ovviamente assicuriamoci
che il ponte non si muova in alcuno dei due sensi nemmeno di un capello, deve
essere come un ponte fisso. è da notare tuttavia che durante il cambio-corde,
le molle, ora sprovviste della controtensione delle corde, avranno modo di tirare
e muovere il ponte un po' all'indietro, dipende anche da dove abbiamo
posizionato lo spessore dalla parte dietro del blocco delle molle, ma niente
paura, già alla prima corda accordata tornerà in posizione.
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